Le lezioni
Il controllo delle conoscenze nelle università francesi è progressivo (contrôle continu). Vi sono due tipi di corsi, come nelle università italiane: i corsi istituzionali e le esercitazioni. I corsi istituzionali (cours magistraux) sono tenuti dall’insegnante in un anfiteatro davanti ad un grande numero di studenti e c’è poca interazione. Le esercitazioni sono corsi con un numero ridotto di studenti che partecipano attivamente all’apprendimento, grazie a esercizi o a presentazioni orali (exposés). In Francia, le esercitazioni vengono chiamate travaux pratiques (TP) per le facoltà scientifiche, perché in genere comportano attività di laboratorio, e travaux dirigés (TD) per le altre facoltà.
Gli esami
Il metodo francese, dal punto di vista di un italiano, ricorda molto le scuole superiori. Gli studenti vengono guidati in ogni fase del loro percorso di studi, secondo un sistema di compiti in classe e di esami alla fine di ogni semestre. Le date degli esami sono fissate dal Service de scolarité e sono inderogabili. Gli esami si tengono tra gennaio e febbraio per il primo semestre e a maggio per il secondo semestre.
In Francia, l’apprendimento può essere valutato alla fine dell’anno o del semestre con un esame globale, (contrôle final o examen) oppure anche con verifiche parziali (contrôle continu). Gli esami francesi, per lo più scritti, sono principalmente basati solo sugli appunti presi a lezione. In generale, mentre in Italia la gamma di voti che va da 18 a 30 viene utilizzata per intero, in Francia i voti sono calcolati in ventesimi, ma i più alti restano inutilizzati. Le Università italiane, nell’ambito degli scambi Erasmus, tengono conto del divario grazie ad un preciso schema di riconoscimento del profitto al momento del rientro in patria. Per esempio, un 16/20 potrebbe corrispondere ad un 30/30 in Italia. Un aiuto può comunque venire dei crediti europei ECTS.
Per convalidare l’anno universitario
Per convalidare l’anno universitario, non è strettamente necessario ottenere la sufficienza a tutti gli esami.
Ogni esame (UV - Unité de Valeur) viene inserito in un gruppo omogeneo di materie (UE - Unités d’Enseignements). Un semestre ha più UE, 4 in media. La media dei voti tra queste UE deve superare il 10/20.
Così se uno studente non ha raggiunto la media di 10/20 in alcune UE ma che la media totale delle UE sia superiore a 10/20, il semestre è validato.
Alcune Università hanno anche introdotto un meccanismo di compensazione di media tra i due semestre.
In caso di media generale inferiore a 10/20, lo studente dovrà ripassare gli esami non acquisiti all’interno delle UE dove non ha raggiunto la media. I così detti rattrapages si svolgono generalmente a giugno. Però le modalità cambiano secondo le Università e secondo se sia introdotto o no la compensazione di media tra le UE o i semestri.
Esempio di relevé de notes di primo anno di Laurea Magistrale
Spiegazioni dell’esempio
Sono evidenziati in alto nelle prime due colonne dei voti le due valutazioni, l’examen cioè l’esame sostenuto alla fine del semestre e il contrôle continu cioè i compiti o presentazioni svolti durante i corsi.
In questo caso, viene dato un peso più importante all’examen con un coefficiente di 2 rispetto al coefficiente 1 del contrôle continu. Significa che per il calcolo della media, nella terza colonna, il voto dell’examen verrà contabilizzato due volte.
Gli esami sono divisi in 4 UE.
Nella seconda UE, viene evidenziato un voto inferiore a 10/20.
Però con la media degli altri voti ottenuti all’interno di questa UE, lo studente supera comunque il 10/20 e non viene bocciato.
Questo relevé de notes è solo un esempio, ogni Università al suo modo di funzionare.