giovedì 4 ottobre 2012

Studiare in Francia - Didattica e valutazioni

Le lezioni
Il controllo delle conoscenze nelle università francesi è progressivo (contrôle continu). Vi sono due tipi di corsi, come nelle università italiane: i corsi istituzionali e le esercitazioni. I corsi istituzionali (cours magistraux) sono tenuti dall’insegnante in un anfiteatro davanti ad un grande numero di studenti e c’è poca interazione. Le esercitazioni sono corsi con un numero ridotto di studenti che partecipano attivamente all’apprendimento, grazie a esercizi o a presentazioni orali (exposés). In Francia, le esercitazioni vengono chiamate travaux pratiques (TP) per le facoltà scientifiche, perché in genere comportano attività di laboratorio, e travaux dirigés (TD) per le altre facoltà.

Gli esami
Il metodo francese, dal punto di vista di un italiano, ricorda molto le scuole superiori. Gli studenti vengono guidati in ogni fase del loro percorso di studi, secondo un sistema di compiti in classe e di esami alla fine di ogni semestre. Le date degli esami sono fissate dal Service de scolarité e sono inderogabili. Gli esami si tengono tra gennaio e febbraio per il primo semestre e a maggio per il secondo semestre.

In Francia, l’apprendimento può essere valutato alla fine dell’anno o del semestre con un esame globale, (contrôle final o examen) oppure anche con verifiche parziali (contrôle continu). Gli esami francesi, per lo più scritti, sono principalmente basati solo sugli appunti presi a lezione. In generale, mentre in Italia la gamma di voti che va da 18 a 30 viene utilizzata per intero, in Francia i voti sono calcolati in ventesimi, ma i più alti restano inutilizzati. Le Università italiane, nell’ambito degli scambi Erasmus, tengono conto del divario grazie ad un preciso schema di riconoscimento del profitto al momento del rientro in patria. Per esempio, un 16/20 potrebbe corrispondere ad un 30/30 in Italia. Un aiuto può comunque venire dei crediti europei ECTS.

Per convalidare l’anno universitario
Per convalidare l’anno universitario, non è strettamente necessario ottenere la sufficienza a tutti gli esami.
Ogni esame (UV - Unité de Valeur) viene inserito in un gruppo omogeneo di materie (UE - Unités d’Enseignements). Un semestre ha più UE, 4 in media. La media dei voti tra queste UE deve superare il 10/20.
Così se uno studente non ha raggiunto la media di 10/20 in alcune UE ma che la media totale delle UE sia superiore a 10/20, il semestre è validato.
Alcune Università hanno anche introdotto un meccanismo di compensazione di media tra i due semestre.

In caso di media generale inferiore a 10/20, lo studente dovrà ripassare gli esami non acquisiti all’interno delle UE dove non ha raggiunto la media. I così detti rattrapages si svolgono generalmente a giugno. Però le modalità cambiano secondo le Università e secondo se sia introdotto o no la compensazione di media tra le UE o i semestri.



Esempio di relevé de notes di primo anno di Laurea Magistrale

  
Spiegazioni dell’esempio
Sono evidenziati in alto nelle prime due colonne dei voti le due valutazioni, l’examen cioè l’esame sostenuto alla fine del semestre e il contrôle continu cioè i compiti o presentazioni svolti durante i corsi.
In questo caso, viene dato un peso più importante all’examen con un coefficiente di 2 rispetto al coefficiente 1 del contrôle continu. Significa che per il calcolo della media, nella terza colonna, il voto dell’examen verrà contabilizzato due volte.

Gli esami sono divisi in 4 UE.
Nella seconda UE, viene evidenziato un voto inferiore a 10/20.
Però con la media degli altri voti ottenuti all’interno di questa UE, lo studente supera comunque il 10/20 e non viene bocciato.

Questo relevé de notes è solo un esempio, ogni Università al suo modo di funzionare.

martedì 4 settembre 2012

Un coup de main ?

Vi proporemo ogni tanto un focus su delle differenze tra Italia e Francia. Differenze divertente sul modo di dire, di fare... che ci fanno amare (o no) i due paesi.

Nous vous proposerons de temps à autre un focus sur les différences entre l'Italie et la France. Différences amusantes sur les façons de dire, de faire... qui nous font aimer (ou pas) les deux pays.


Un coup de main ?

Cette petite phrase très commune en français n'a pas une traduction littérale en italien.
En effet ne proposez pas un "colpo di mano" à un italien qui pourrait se sentir menacé !
Préférez "Posso dare una mano?" que votre interlocuteur appréciera volontiers.

Al contrario non proponete ad un francese di "donner une main", ne avete solo due!

mercoledì 13 giugno 2012

Partir...

Pour un étudiant français, l’Italie présente incontestablement le double avantage de la nouveauté et d’une certaine familiarité. Proximité géographique, proximité culturelle, proximité linguistique sont autant d’éléments encourageants et rassurants tout comme la participation ancienne à la construction européenne dont l’Italie est un des pivots. Si l’enseignement supérieur est très proche du notre, vous découvrirez aussi une conception différente. Faut-il ajouter la richesse culturelle et patrimoniale, une diversité régionale forte, une certaine fascination qu’exerce ce pays, un art de vivre qui véhicule sans doute beaucoup de clichés mais qui est aussi une réalité ? Pour toutes ces raisons et bien d’autres, l’Italie est également dépaysant.

Sur un plan strictement universitaire, trois bonnes raisons au moins peuvent vous inciter au départ. L’Italie est un pays pionnier dans la construction de l’Espace Européen de l’Enseignement Supérieur ; la mise en place de la réforme, dans l’application du schéma « LMD » s’est faite dès la rentrée 2001 dans toutes les Universités. Elle s’accompagne non seulement d’une redéfinition des diplômes mais également des parcours et des contenus, d’une ouverture grandissante vers le monde professionnel et l’étranger, d’un suivi des étudiants dans le cadre de l’élaboration de leur parcours universitaire, d’une augmentation des taux de réussite.
Le rayonnement international est réel dans les domaines scientifiques les plus divers, attesté notamment par l’abondance des publications universitaires.
Le système universitaire italien est riche, dense, diversifié, régulièrement évalué. Son ouverture internationale fait l’objet d’une politique nationale et le pays s’enorgueillit de compter des universités parmi les plus anciennes d’Europe.

Pour vous aider à prendre une décision, trouver des informations sur les études à l’étranger et compléter les informations, nous vous invitons à consulter le site internet du Ministère de l’Enseignement Supérieur :

giovedì 31 maggio 2012

Partire o non partire?

Cosa spinge un giovane italiano ad avventurarsi nell’Esagono (così i francesi chiamano il loro Paese, per via della sua forma particolare)?

Molte sono le motivazioni possibili: desiderio di conoscere una nuova cultura, approfittando della vicinanza geografica, perfezionare la conoscenza della lingua, godere di maggiore autonomia, fare una prima esperienza nella ricerca o di lavoro.

Asostegno della scelta di partire, si può sottolineare il fatto che l’Italia è il secondo partner commerciale della Francia. Quindi, l’esperienza può rivelarsi spendibile sul mercato del lavoro. Intensissimi sono anche gli scambi culturali tra i due paesi, come conferma la creazione dell’Università italo-francese.

Da un punto di vista pratico, è importante sapere che il costo dell’alloggio in una delle numerose residenze universitarie è decisamente modico, senza contare gli aiuti economici erogati dal governo francese anche agli studenti stranieri. Il costo della vita per uno studente si può grossolanamente calcolare intorno ai 700 € al mese. Per quanto riguarda gli studi, tanti partono nella speranza, non sempre fondata, di accelerare il ritmo degli esami. È bene, tuttavia, informarsi prima su quali prove saranno riconosciute in Italia (équivalences). Non sono poi da sottovalutare le difficoltà iniziali, legate al doversi adattare ad un modo di pensare molto organizzato, che è tipico della scuola e delle università francesi, e che non è sempre in sintonia con la forma mentis italiana.

Nei prossimi post, svilupperemo diversi aspetti come il costo della vita, come trovare un alloggio, quali sono gli aiuti economici e la difficile questione dell’equipollenza dei titoli di studio.

Bienvenue !

Bienvenue sur le blog officiel de l’Université Franco Italienne !

Ce blog a pour but, en plus de présenter les activités et les appels à projets de notre institution, de donner des informations et des conseils pour les études universitaires et la recherche en Italie. Vous pouvez intervenir directement sur le blog en postant vos commentaires, questions ou conseils.

Le blog sera rédigé en langue française et italienne par les Secrétariats de Grenoble et Turin.
Vous pouvez consulter les informations institutionnelles sur notre site internet :
 http://www.universita-italo-francese.org/

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martedì 29 maggio 2012

Benvenuti!

Benvenuti sul blog ufficiale dell'Università Italo Francese / Université Franco Italienne (UIF / UFI).

Questo blog ha lo scopo, oltre a dare aggiornamenti sulle attività e i bandi della nostra Istituzione, di dare notizie e consigli per i studi universitari e la ricerca in Francia. Potete intervenire direttamente sul blog con i vostri commenti, domande o consigli.

Il blog sarà redatto in lingua italiana e francese dai Segretariati di Torino e Grenoble.
Potete trovare informazioni istituzionali sul nostro sito ufficiale:
http://www.universita-italo-francese.org/

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